L’azienda incontrava difficoltà di comunicazione e condivisione interna, anche in mobilità
Restorative Neurotechnologies nasce nel 2018 a Palermo. È una startup che produce un dispositivo medico per la neuroriabilitazione basato su tecnologie di neuromodulazione non invasiva.
Anche se è molto giovane, è riuscita subito ad imporsi sul mercato grazie a una scale-up commerciale e a un finanziamento di un milione di euro nel 2020.
“Quando siamo nati – spiega Gabriele Chiaramonte, Product Manager Restorative Neurotechnologies – eravamo meno di dieci persone, un referente per area: una per lo sviluppo prodotto, una per le referenze cliniche, una per il marketing.
La nostra realtà ha iniziato a scalare velocemente, così dal nostro headquarter a Palermo abbiamo iniziato ad avere parecchi collaboratori su tutto il territorio italiano.
Crescendo e gestendo operatori in luoghi diversi, una delle prime necessità è stata di tipo organizzativo: dovevamo semplificare la condivisione di informazioni e di risorse per non rallentare il nostro business. Non era sempre facile far comunicare i team in maniera efficiente o sapere quando un collega aveva un impegno senza dover fare mille verifiche.
La pandemia ha accelerato questa esigenza, visto che dopo poco tempo eravamo tutti in smart working, desiderosi di un “ufficio virtuale” per rendere il lavoro più agile, anche in mobilità.
La priorità dunque è stata l’adozione di uno strumento per migliorare l’organizzazione interna e ottimizzare anche quella verso l’esterno”.
Con Google Workspace e le sue integrazioni native il lavoro adesso è ottimizzato
Google Workspace ha risposto alle esigenze organizzative di Restorative Neurotechnologies.
“Da Product Manager e co-fondatore di questa startup – continua Gabriele Chiaramonte, referente dell’adozione di Google Workspace – uno dei miei compiti è stato mettere le fondamenta soprattutto per le questioni IT.
Conoscevamo molto bene la piattaforma e questo ci ha dato ulteriore fiducia. Quello che ci ha convinto maggiormente è stata l’abbondanza di servizi per la comunicazione, condivisione ed analisi dati che la suite Google mette a disposizione!
Google Workspace si è dimostrata subito la soluzione più completa presente sul mercato, utile per migliorare non solo la comunicazione interna, ma anche quella esterna.
Grazie a strumenti come Google Meet o Drive, possiamo inviare file controllando sempre le autorizzazioni, a quali utenti e come vengono condivisi.
L’utilizzo della suite Google si è rivelato fondamentale per gestire anche l’operatività aziendale in maniera più snella, con Google Workspace automatizziamo molti processi manuali, lasciando i dipendenti più liberi di concentrarsi sulle loro attività.
Un altro vantaggio è offerto dalle integrazioni native. Abbiamo collegato Gmail e Calendar con molti dei nostri tool di lavoro, come HubSpot, per registrare e gestire in modo automatico i dati e le interazioni di tutti gli utenti con il nostro CRM. Uno strumento molto apprezzato ed estremamente performante è Google Fogli, mentre con App Script personalizziamo questa App e creiamo algoritmi di analisi dati automatizzati.
Per un’azienda come la nostra, avere dei dati sempre aggiornati e automatizzati ci permette di lasciare alle persone solo l’interpretazione del dato e la conseguente scelta comportamentale. Dalla nostra piattaforma prodotto proprietaria, grazie alle API e con un semplice foglio di calcolo, come Google Fogli, rendiamo accessibili i dati per semplificare l’analisi. Tutte le aree aziendali, anche quelle amministrative, vengono filtrate e analizzate con questo strumento.
Abbiamo integrato ai Fogli Google anche Jira, il nostro strumento di project management: con del codice custom personalizziamo la reportistica secondo i nostri desiderata. Grazie al MarketPlace Atlassian ci assicuriamo una buona integrazione per la progettazione e anche per la delivery dei change e ci soddisfa appieno. Con tutte queste risorse gestiamo meglio il lavoro quotidiano: muovendoci in modo sincronizzato e lineare, ottimizziamo tempi e produttività”.
Investire sulla formazione per sfruttare tutte le applicazioni di Google Workspace, come Vault
“Siamo partiti come ogni startup con tante prove ed errori. Con il tempo abbiamo potuto concentrarci sul migliorare la qualità e la tracciabilità del lavoro, contando sulla solidità di strumenti che consentono di andare oltre quelli che erano i limiti iniziali.
Ora abbiamo un team più grande e strutturato: oltre all’area prodotto formata da un gruppo di developer, si è ingrandita l’area commerciale (sales, marketing e business development) e l’R&D, da sempre il motore della nostra startup.
Siamo sempre più consapevoli dell’importanza di automatizzare i processi manuali per permettere ai dipendenti di occuparsi della parte umana e delle caratteristiche ad alto valore aggiunto sia personale che professionale. Questi strumenti ce lo permettono.
Il fatto di avere un sistema IT che è governato per la maggiore dai tool Google Workspace ci ha aiutato ad avere un onboarding più facile e veloce rispetto agli inizi e quindi ci ha permesso di crescere.
Google Workspace è un game changer! È importante continuare a investire nella formazione per sfruttare tutte le funzionalità delle App, per questo organizzeremo delle sessioni dedicate con power2Cloud.
Riteniamo strategico, per esempio, l’utilizzo di Google Vault, incluso nella nostra versione, per conservare, bloccare, cercare ed esportare i dati degli utenti all’interno della suite Google.
La suite di Google – conclude Gabriele Chiaramonte – permette di risolvere problemi e gestire al meglio molte delle nostre attività quotidiane. È utile per la tracciabilità del nostro business, sia interna che esterna, penso per esempio alla qualità e alle attività con enti regolatori. È uno strumento di comunicazione e condivisione che permette di avere un flusso di lavoro più continuo e lineare”.
“Oggi grazie a Google Workspace risolviamo problemi e attività quotidiane, il nostro flusso di lavoro è più continuo e lineare. È importante continuare a investire nella formazione per sfruttare tutte le funzionalità delle App, come di Vault, utile per la governance delle informazioni e l’eDiscovery”.