La nona edizione di Ecommerce HUB ha dato appuntamento a Giffoni Multimedia Valley il 9 ottobre a merchant, fornitori di tecnologie, marketer e altre figure chiave che, con le loro connessioni, possono creare opportunità di crescita sostenibile e aprire le porte a nuove strategie e collaborazioni.
“Se è vero che molti ecommerce falliscono dopo i primi tre anni, mentre altri vengono messi in ‘sonno’, perché manca una strategia”, ha ricordato Gianluca Diegoli, Marketing Strategy Consultant & Adjunct Professor IULM, invitando a lavorare sui dati e le analisi di mercato, è anche vero che il commercio elettronico italiano si è trovato ad affrontare per la prima volta l’inflazione, riorganizzando processi e scelte.
Dati ecommerce: nel 2022 la stima del valore del fatturato ecommerce registra una crescita del 19% rispetto al 2021
I dati delle ricerche presentate da Davide Casaleggio, CEO & Partner Casaleggio Associati, sono sempre molto interessanti, perché fotografano trend e cambiamenti del mercato.
Il futuro dell’eCommerce? “Il fatturato mondiale globale dell’eCommerce nel 2023 - ha spiegato Casaleggio a Ecommerce HUB 2023 - supererà 6 mila miliardi di dollari di fatturato, nel 2026 8 mila miliardi di dollari (fonte Statista, 2023).
E in Italia? Nel 2022 la stima del valore del fatturato ecommerce, 75 miliardi di euro, registra una crescita del 19% rispetto al 2021 (fonte Casaleggio Associati, 2023), ma nasconde una particolarità, perchè per la prima volta i merchant hanno conosciuto, lo scorso anno, l’inflazione.
Dovremo aspettare la fine di quest’anno per tirare le somme e sapere effettivamente quali saranno i numeri, soprattutto dopo Black Friday e Natale, ma nel 2023 in media un sito eCommerce italiano prevede di crescere del 17,26% in termini di fatturato”.
La distribuzione del fatturato dell’ecommerce italiano
Tra i settori che dominano il fatturato dell’ecommerce in Italia c’è il Tempo libero (euro 38.000.000.000. È incluso tutto, il settore scommesse, comprese le giocate), seguito dai Centri Commerciali (euro 14.187.550.000) che superano il Turismo (euro 10.066.067.00) che oggi vive una crescita grazie alla riapertura del mercato, più che a un aumento delle vendite.
Sul podio della classifica Ecommerce Ranking, che riporta mensilmente i migliori siti di vendita online in Italia, troviamo i Marketplace (1. Amazon, 2. Booking.com, 3. Subito, 4. ebay, 5. Trenitalia, 6. Leroy Merlin). “I retailer - ricorda Davide Casaleggio - per non essere schiacciati devono reinventare il proprio modello di business, non a caso infatti, appena fuori dal podio, ci sono eCommerce come Leroy Merlin che invita altri esercenti e brand a vendere sulla sua piattaforma”.
Chi sono gli operatori in cima alle classifiche delle singole regioni? Nel Lazio ritroviamo Italo e Trenitalia, ma anche Mondo Convenienza e molti altri, in Abruzzo è il tema alimentare a dominare, come in Molise, mentre in Campania forte è la presenza delle farmacie online, mentre in Puglia fanno da traino casa e arredamento. ln Basilicata la rappresentazione di tutti i settori è abbastanza omogenea come in Calabria, Sicilia e Sardegna”.
AI, un supporto strategico per i merchant online
Tra i temi più discussi c’è anche quello dell’AI che gioca un ruolo strategico per coinvolgere gli utenti nell’esperienza non solo nella vendita. Nell’estate del prossimo anno probabilmente vedremo un impatto significativo anche tra i merchant italiani, sono infatti già tanti a utilizzare l’Intelligenza Artificiale per redigere testi, semplificare la ricerca di prodotti in modo puntuale, ricreare foto e video, monitorare e ottimizzare le campagne, oppure gestire le pubblicità grazie ai dati.
Come stanno rispondendo i merchant all’inflazione?
Per quanto riguarda gli aumenti inflattivi è bene dire che ci sono alcuni settori cresciuti in termini di fatturato, ma diminuiti in termini di pezzi venduti.
Nella gestione dell’inflazione gli operatori hanno dovuto far fronte a questo tema adottando diverse strategie, diminuendo i margini per mantenere i prezzi simili (41%), tenendo i prezzi simili ma diminuendo gli sconti (31%), cambiando approvvigionamento per diminuire i costi di trasporto (5%) o puntare, dove possibile, sui ricambi e riparazioni 1%.
Come ottimizzare budget e costi di acquisizione con le recensioni
Ottimizzare budget e costi di acquisizione è un mantra per tutti quelli che lavorano nel mondo eCommerce soprattutto adesso stanno diventando sempre più alti a causa della concorrenza . “Dobbiamo generare traffico ed essere sicuri di generare conversioni, ecco perché è importante adottare tutti gli strumenti a disposizione per farlo” si è raccomandato Giacomo Bettazzi, Head of Marketing Italy Trustpilot.
Giacomo ha fornito esempi concreti per utilizzare le recensioni nelle strategie di marketing, come profusione di fiducia durante tutto il customer journey, perchè è quello che l’utente cerca e che le aziende possono perseguire per distinguersi dai competitor.
“Oggi ci fidiamo del parere degli altri sempre di più! Cosa cercano gli utenti ? Recensioni sui servizi, sui prodotti e sulle sedi, ma come possiamo utilizzarle in modo concreto?
L’89% dei consumatori consulta le recensioni online prima di effettuare un acquisto, il 93% ne è influenzato quando si tratta di decisioni di acquisto, mentre il 75% si aspetta di condividere le proprie esperienze.
Le recensioni non vanno viste come fine, come un mezzo che le aziende possono utilizzare per tutte le attività di marketing, nella paid search o nei risultati organici (le recensioni indicizzate da Google permettono di ricevere fino un +16% di click to rate, gli utenti cliccano sugli annunci che mostrano un punteggio in stelle), ma anche nella sezione di Google Shopping o per spiccare nella ricerca locale di negozi o filiali.
“Le recensioni - conclude Giacomo Bettazzi - non sono solo uno strumento di vendita, ma anche una fonte di informazioni importanti non solo per gli utenti finali. Ci indicano quali sono le criticità o quello che funziona molto bene.
Una volta che portiamo l'utente sul nostro sito è importante continuare a trasmettere fiducia su tutte le pagine del sito, anche quelle più critiche come il check out dove solitamente ci sono i tassi di abbonando più alte, ma anche in homepage, o nella scheda prodotto, questo ci permette di aumentare il tasso di conversione, nelle social ads, anche con A/B test utilizzando tipologie di recensioni diverse”.
Puntare sulle competenze e il Digital Export. Nella Regione Campania rappresenta il 47%
“Ecommerce HUB non è importante solo per creare partnership e connessioni, ma anche per lavorare sulle competenze se vogliamo continuare a crescere e andare incontro ai trend del mercato, come l’Intelligenza Artificiale”, ha ricordato Valeria Fascione, Assessora alla Ricerca, Innovazione e Startup della Regione Campania.
“La Campania è la prima regione del sud Italia per numero di esercenti ecommerce e la terza a livello nazionale nella classifica Top 5.000 esercenti ecommerce in Italia, dopo Lombardia e Lazio. Un primato portato dovuto soprattutto dalla grandezza della regione, ma anche dalla densità di iniziative digitali visto che nella classifica di esercenti ecommerce per ogni mille abitanti mantiene il primato al sud e supera anche il Lazio a livello nazionale”.
Anche il Digital export rappresenta una ricchezza netta per i territori. Nella Regione Campania l’export rappresenta una filiera strategica con il 47% di prodotti ad alta tecnologia come automotive, componentistica, farmaceutica e tanto B2B. Mentre più del 50% è rappresentato dai prodotti locali e dal nostro ‘taste’ famoso in tutto il mondo, un binomio perfetto che dobbiamo continuare a spingere.
Un ecommerce si sa, non è semplicemente un sito. Ci sono tante scelte da fare legate ai processi organizzativi, parliamo di piattaforme, approvvigionamenti, ma anche Marketplace, pagamenti, logistica e figure professionali.
I processi vanno rivisti, per questo ci vuole una grande apertura, capacità e umiltà nel rimettersi in gioco! Una grande opportunità occupazionale anche per i nostri giovani, è bello lavorarci tutti insieme!”.