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power2Cloud28/07/218 min

Dopo il Covid? Bisogna puntare al turismo 4.0. Ecco le soluzioni di Manet.

Le soluzioni Manet

Mentre il dibattito su Green pass e nuove ordinanze è ancora acceso, il turismo cerca di ripartire. Perché se è vero che il Covid ha messo a dura prova il comparto, la voglia di viaggiare è tornata più prepotente di prima e anche quella di bilanciare le perdite di questo ultimo anno e mezzo.

Visto che si continuerà a parlare di distanziamento sociale e nuovi servizi, desideriamo raccontarti le opportunità di Manet Mobile Solutions (MMS) - ne abbiamo parlato anche qui - legate alla digitalizzazione di alcuni aspetti legati a viaggi e turismo.

Manet è un concierge digitale personalizzabile, fruibile da App o dispositivo mobile, nato per accompagnare gli ospiti prima, durante e dopo la loro esperienza di soggiorno. 

Il progetto è stato ideato nel 2015 a Roma e realizzato da cinque giovani imprenditori, Antonio Calia, Marco Barbato, Luca Liparulo, Marco Maisto e Andrea Proietti. Oggi può dire di aver raggiunto consensi e adesioni non solo in Europa, ma anche in Asia e negli Stati Uniti.

Partendo dal prototipo, dopo aver accolto l’interesse da parte di investitori privati grazie al LUISS EnLabs Acceleration Program, uno dei principali acceleratori di startup d’Europa, nato da una joint venture tra LVenture Group (LVG), holding di partecipazioni quotata sull’MTA di Borsa Italia che investe in startup digitali, e l’Università LUISS Guido Carli, Antonio, Marco, Luca, Marco e Andrea, hanno trasformato l’idea in un prodotto da commercializzare, con l’obiettivo di migliorare l’esperienza degli ospiti e aumentare la revenue delle strutture legate al mondo dell’hospitality.

Il primo contratto firmato è arrivato da un prestigioso hotel a 5 stelle di Roma, Palazzo Montemartini, al quale sono seguiti molti altri. Basti pensare che in soli tre anni Manet è riuscita a distribuire - poco prima della pandemia - in 9 paesi circa 6.500 dispositivi, rivolgendosi anche ad altri settori del turismo, come il Car Rental. 

Con la lenta, ma graduale ripresa del mercato turistico, Manet ha continuato a lavorare alacremente. Ha dapprima esteso l’utilizzo del suo servizio nel mondo Car Rental anche in Grecia, in partnership con Avis Budget Group (brand leader dell’autonoleggio) e, alla fine di giugno di quest’anno, ha lanciato un nuovo progetto, wannaticket, un portale di comparazione e acquisto di ticket per eventi, musei e attrazioni in tutto il mondo

Ecco che cosa ci hanno raccontato Luca e Andrea.


Luca Liparolo e Andrea Proietti

Che servizi offre oggi Manet?

“Manet - inizia Luca - è un concierge digitale personalizzabile, accessibile attraverso l’App o un dispositivo fisico, offerto agli ospiti da alberghi e B&B, per rendere la loro esperienza di soggiorno ancora più sicura, completa e indimenticabile. 

L’App Manet, presentata lo scorso anno durante il primo lockdown, permette di accedere a tutte le informazioni della struttura ricettiva, come alla prenotazione diretta dei servizi ancillari, direttamente dal proprio cellulare. Sono incluse le guide turistiche, suggerimenti enogastronomici, strumenti di viaggio e altri consigli utili. Altro aspetto importante è quello legato al check-in digitale e al check-out remoto, che minimizza l’interazione fisica con lo staff alla reception e velocizza le procedure di condivisione dei documenti.

Veniamo quindi al dispositivo Manet, con cui abbiamo cominciato la nostra attività. Un dispositivo Mobile che ha funzionalità aggiuntive e amplia le possibilità offerte dall’App. Gli ospiti, per esempio, possono effettuare chiamate illimitate e gratuite, hanno connettività internet illimitata e gratuita, hotspot per i dispositivi personali, audioguide con i principali punti di interesse della destinazione e molto altro ancora”. 


L'App Manet Mobile

A causa della pandemia avete rivisto il vostro business plan?

“All'inizio del 2020 - continua Andrea - stavamo vivendo una forte espansione territoriale, i dispositivi Manet erano molto richiesti soprattutto all’estero. La pandemia naturalmente ha rimodulato anche le nostre aspettative di crescita. Se vogliamo cogliere un aspetto positivo, questo momento ci ha permesso di rallentare e migliorare i nostri servizi, riconsiderando le nuove esigenze dei viaggiatori e dei nostri clienti, infatti abbiamo ampliato la nostra offerta”.  

“Anticipando le remore di quegli ospiti poco inclini ad utilizzare dispositivi igienizzati, ma non personali - conclude Luca -, abbiamo aggiunto ai nostri servizi anche un’App mobile da scaricare sul proprio cellulare. Ci siamo comportarti come ogni startup dovrebbe fare: abbiamo adeguato il nostro prodotto digitale per tenere il passo con i cambiamenti”.

Come funziona l’App Manet?

“L’applicazione offre tante opportunità - spiega entusiasta Andrea -. Per quanto ci riguarda ha ridotto i costi legati alla logistica, pensiamo alle SIM, ma anche ai dispositivi che acquistiamo e dobbiamo distribuire; ma è stata strategica anche per le strutture ricettive che hanno aumentato la loro revenue, proponendo servizi ai propri ospiti prima di raggiungere la struttura. Condividono un QR code per email o in sede, i clienti scaricano l’App gratuitamente, accedendo con un codice dedicato alla struttura. La navigazione è smart e veloce, la registrazione viene richiesta solo quando si deve prenotare un’esperienza, un servizio o una visita guidata”.


Tante funzioni disponibili per il settore dell'hospitality

Quali sono le funzionalità principali dei vostri servizi utili a chi opera nel settore del turismo?

“Tra le funzionalità principali - cerca di riassumere Andrea - c’è quella di disporre di un mezzo digitale per meglio veicolare la propria offerta commerciale, i propri servizi, le informazioni circa la struttura. A questo si aggiungono il check in e il check out remoti, la gestione della sala colazione contingentata per le realtà più strutturate, la prenotazione di tutti i servizi ancillari, la comunicazione continua con lo staff, la possibilità di integrare smart key e assistenti vocali, fino all’utilizzo del dispositivo Manet, che può andare anche a sostituire egregiamente il telefono fisso della camera”.

Anche l’aspetto ecologico non è da sottovalutare...

“Sappiamo che nessuno utilizza le directory cartacee - conferma Luca -, gli ospiti al massimo consultano il sito. Il progetto Manet è utile a ridurre la carta stampata, menù, informazioni plastificate che vengono inserite un po’ dappertutto, ma anche gli ordini per i service di cui sono piene le reception. Digitalizziamo tutti questi aspetti, eliminando i costi per la struttura e offrendo un servizio in più!”. 

Quali sono gli utenti che utilizzano i vostri servizi in Italia?

“Utenti dai 18 ai 55 anni, ma è una fascia che è destinata ad allargarsi con il tempo. A fruire dei nostri servizi è una fetta di turisti locali, alcuni provenienti da Europa, il resto da USA e Canada, con una fetta importante di americani e tedeschi. Al contrario è più difficile proporre i nostri dispositivi in Asia, la Cina, per esempio, è abituata a lavorare con le proprie applicazioni. Siamo curiosi di vedere cosa accadrà l’anno prossimo, quali tipologie di utenti scaricheranno e useranno di più la nostra App; dobbiamo aspettare, non abbiamo ancora uno storico di riferimento a tal proposito”.

C’è qualche servizio nato di recente nel mondo dell’hospitality che apprezzate particolarmente?

Un aspetto su cui gli albergatori si stanno soffermando - racconta Luca - è il costo legato al rifacimento della camera, che è ancora molto elevato. Se viaggi per lavoro, sei via tutta la giornata, e chiedi di non pulire, puoi ricevere delle offerte: un buono sconto per il ristorante, una bevanda, insieme a moltre altre iniziative, che stiamo inserendo e veicolando anche su App e dispositivi Manet”.

Avete nuovi progetti in cantiere?

“Da poco abbiamo presentato al mercato un prodotto completamente nuovo, un comparatore di esperienze rivolto agli utenti finali, wannaticket. La prima piattaforma che tramite un sistema di filtraggio completo permette di confrontare prezzi e caratteristiche dei biglietti per esperienze, tour e attrazioni dei principali provider e approfittare di offerte esclusive.

Attualmente esistono solo metamotori che elencano le esperienze e rimandano per gli acquisti ai relativi siti, inoltre la navigazione per filtri o richieste specifiche è molto limitata. Grazie a wannaticket è possibile acquistare il ticket per il Colosseo, per esempio, e scegliere tra l’offerta più lussuosa o quella più romantica, secondo le esigenze”.

Lavorate con soluzioni tecnologiche nel campo dell’hospitality. Si parla molto di domotica, che cosa ne pensate?

“E’ interessante parlare di domotica, ma è ancora poco utile per il revenue - tira le somme Luca -. L’utente business che viaggia per lavoro è in camera solo per dormire o lavorare, quello leisure è interessato a informazioni e servizi che possono migliorare la permanenza al di fuori della struttura. Diversa la questione dell'apertura delle porte, li c’è effettivamente un’ottimizzazione operativa e logistica”.

Come si può usare la tecnologia senza perdere di vista l’aspetto umano?

“La pandemia ha accelerato la digitalizzazione dei processi, facilitando molti aspetti. Stamattina, per esempio, all’Agenzia delle Entrate - racconta Andrea - mi sono presentato con un appuntamento alle 9.20, alle 9:35 ero già fuori. Qualche anno fa ho aspettato l’intera mattinata... Anche il turismo ha iniziato a digitalizzare la sua offerta. In quest’ultimo anno e mezzo ho seguito da vicino le iniziative dei Beni culturali. I musei si sono organizzati con visite ed eventi digitali, non per fare business, ma per diffondere idea di cultura e partecipazione. Il contatto con luoghi e persone, soprattutto durante una visita o una vacanza, non può essere sostituito, ma se posso prenotare la visita di un monumento saltando la fila ed effettuando l’acquisto anche da casa tre mesi prima, chi potrà dire di no?”.

La ricetta per la ripartenza oltre ai servizi?

“In campo alberghiero chi aveva più fondo cassa è riuscito a resistere, ma è anche vero che alcuni sono stati costretti a chiudere i battenti. Per chi ce l’ha fatta la cosa fondamentale è cambiare approccio, perché la concorrenza è ancora più agguerrita. Abbiamo notato che la differenziazione sta diventando un elemento fondamentale, anche tra i nostri clienti: c’è la struttura che punta al ristorante bio, chi valorizza la propria cantina e poi c’è anche chi durante la pandemia ha investito migliorando la propria offerta. 

La fidelizzazione è sicuramente un altro aspetto su cui puntare. Se vengo nella tua struttura, sono contento e quindi propenso a tornare, prenoterò senza intermediari e la maggior parte degli addetti ai lavori, più di prima, sta cercando di svincolarsi dalla macchina delle OTA per aumentare le marginalità.  

Non dimentichiamo anche di incrementare le attività legate al marketing e alla comunicazione, c’è da spingere seriamente! Eppure molte strutture, soprattutto quelle a carattere familiare, non hanno un reparto dedicato, non curano i social, che oggi sono molto importanti per lo storytelling e che gli utenti studiano per comprendere com’è la struttura, se è pulita, attenta ai dettagli o alla cura dei clienti. Non basta aprire un sito o avviare i propri account sui social se poi i contenuti non vengono curati e, soprattutto, aggiornati”.

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