“Pensa in Grande”! La Cooperativa Sociale Dedalus e power2Cloud sono stati per due anni tra partner attivi di un’iniziativa nata per contrastare la povertà educativa e l'abbandono scolastico.
Ad essere condotti workshop e laboratori di lettura, arti visive, giornalismo e naturalmente di competenze digitali, che hanno coinvolto 125 ragazzi (79 provenienti dal centro culturale Officine Gomitoli e 48 dalle scuole del territorio).
Più che di formazione tecnica, si è trattato di un approccio olistico.
Sono stati condotti percorsi di orientamento focalizzati sulle scelte, sul dialogo interiore e sulla gestione delle emozioni, ma anche di mediazione linguistico-culturale ed è stato interessante analizzare e commentare insieme anche con i ragazzi l'impatto trasformativo di questo progetto.
Superare le sfide e costruire ponti per il futuro: il bilancio di Pensa in Grande
Per i laboratori power2Cloud si sono alternati nelle aule di Dedalus a Porta Capuana (Napoli) due classi: 52 studenti tra i 12 ai 19 anni con background culturali diversi. La curiosità iniziale per il corso ha sollecitato competenze, ma anche autonomia, autostima e team building.
Il team di power2Cloud ha organizzato e rimodulato nel tempo una ricca agenda relativa a strumenti e competenze digitali: dall’utilizzo del computer (molti non l’avevano mai usato), alle applicazioni Google Workspace, continuando con Shopify, Google Business Profile, fino alla creatività dei progetti Canva.Alla presentazione finale dei lavori condotti nei vari laboratori è stato possibile apprezzare il percorso trasformativo di chi vi ha preso parte.
Oltre i confini: superare gli ostacoli e creare connessioni
“Confrontarsi con ragazzi provenienti da contesti diversi, come Nigeria, Georgia, El Salvador, Sri Lanka, Pakistan, Repubblica Dominicana, Bangladesh, Capo Verde e Camerun - ricorda Alessia Impagliazzo - è stata una sfida anche per noi, che siamo abituati a guidare change management e formazione. Questo ci ha messo in discussione profondamente.
Il percorso, connesso alle nuove competenze, ci ha accolti con qualche ostacolo, penso a barriere linguistiche, differenze culturali e difficoltà di accesso al digitale, però ragazzi, colleghi e tutor hanno fatto del proprio meglio.
Per questo abbiamo sollecitato non solo incontri in aula, ma anche uscite extra didattiche sul territorio campano coinvolgendo i nomi amici e clienti, per arricchire i momenti insieme.
Abbiamo organizzato connessioni con attività che operano nel turismo, nella ristorazione e nella vendita online, mettendo in moto conoscenza, curiosità e confronto. Il digitale è stato un fil rouge, ma anche un pretesto!”.
Google Workspace: si condivide, i ragazzi sono i protagonisti
“All’inizio ci siamo concentrati di più sui contenuti, poi sono passati in secondo piano soprattutto considerando che molti non parlano in modo fluente l’italiano e come molti giovani sono abituati a utilizzare solo il cellulare.
Siamo andati ben oltre - continua Stefano Pisacane - provando a consolidare, nel nostro piccolo, legami e autostima, importanti per la crescita.
Lavorare ai dettati su Documenti Google in condivisione, elaborare Presentazioni ascoltando interessi e racconti dei loro paesi, ma anche imparare formule e calcoli con i Fogli, ha dato un nuovo input ai ragazzi che hanno compreso meglio come funziona il mondo del digitale, sempre più centrale nelle nostre vite”.
Shopify e Canva: creatività e team building
Una parte più creativa è stata quella che ha coinvolto Shopify e Canva. Giocare a tagliare, incollare, ricomporre sulla scrivania layout grafici da proporre sull’eCommerce per vendere online ha acceso l’entusiasmo.
“Cosa vorresti vendere? Le risposte dei ragazzi sono state davvero diverse e inaspettate”, ricorda Francesca Grieco. Tutti hanno dato il proprio contributo.
Oltre a gif, locandine che abbiamo realizzate con i layout di Canva, il prodotto più bello a cui abbiamo lavorato sono state le cartoline che abbiamo realizzato e stampato che riproducevano immagini e frasi motivazionali (in lingua e poi tradotte) offerte come cadeau durante la nona edizione de “I Protagonisti”.
L’evento, che ha visto centinaia di presenze a Napoli, ha portato al centro del dibattito pubblico il tema dell’identità culturale e del ruolo dell’arte come strumento di inclusione, partecipazione e cittadinanza attiva.
"Pensa in Grande" è la testimonianza di come la vera innovazione nasca quando si mettono al centro le storie, i talenti e le aspirazioni di ogni singola persona. Un progetto che ha rappresentato una grandissima opportunità di crescita personale per i ragazzi, che hanno sviluppato empatia, rispetto verso il prossimo e capacità di relazionarsi con gli altri.