Per sviluppare progetti e strategie o accrescere le proprie competenze, quanto è importante fare rete? Tantissimo.
È questo lo spirito con cui sono state condivise martedì a Napoli, nella sede della Cooperativa sociale Dedalus, le esperienze legate al corso di formazione di digital marketing ed eCommerce per donne con un background migratorio, alla presenza di corsiste, associazioni, simpatizzanti e curiosi.
Grazie al progetto R.I.D.E. (Reach Inclusion Through Digital Empowerment For Migrant Women) Dedalus, in collaborazione con power2Cloud, ha offerto nell’ultimo anno un ricco programma formativo, prevedendo lezioni frontali e online.
Un percorso di formazione digitale, consapevolezza e team building
Fatima Ouazri - tutor Dedalus, con il supporto di Ilena Rogosta - e Alessia Impagliazzo di power2Cloud, hanno organizzato un calendario di attività: sessioni in presenza e online per imparare a conoscere gli strumenti Google e migliorare collaborazione e produttività.
Spazio è stato dato anche alla piattaforma eCommerce Shopify e a tutte quelle attività utili alla vendita online, ma anche a comunicazioni, assistenza e ad analisi dati, per intraprendere strategie più opportune.
Ai momenti di team building hanno contribuito non solo i tutor e le aziende del territorio, come inStazione e D’Ordia, che hanno condiviso la digitalizzazione del loro business, ma soprattutto le ragazze con le loro domande e curiosità.
Conoscere e usare nuovi strumenti digitali, supportare lo studio di ognuna e procedere all’unisono, è stata la vera lezione. Chiaramente con qualche difficoltà, ma senza che età, nazionalità, curriculum o interessi potessero essere d'ostacolo.
Perché digitalizzazione e inclusione in fondo rappresentano, anche se in ambiti diversi, non un traguardo, ma un percorso che deve essere itinerante, agevolato, condiviso, accolto con consapevolezza, preparando il terreno, perché il contesto è importantissimo.
Occasioni come queste, infatti, possono aiutare a far sbocciare interessi, ad alimentare competenze, suggerire alternative, perché lo studio e il lavoro, contribuiscono a coltivare autostima, criticità, autonomia, in alcune realtà questo è vitale più che in altre e diciamolo, non sempre è così scontato.
L’obiettivo del progetto di R.I.D.E. di certo non era quello di tirar fuori eCommerce manager o esperti delle automazioni marketing, ma donne in grado di capire come funzionano i processi di vendita e comunicazione, come le opportunità lavorative nel settore digitale.
Un momento insomma anche per ascoltare i propri interessi e considerare scrittura, fotografia, assistenza clienti, gestione delle piattaforme o logistica, come un lavoro possibile, sicuramente da approfondire e supportare con un'esperienza di tirocinio.
“Con il progetto R.I.D.E. abbiamo piantato un seme, le competenze digitali sono importanti”
“È una sfida importante in una città come Napoli", ha spiegato Elena De Filippo, Presidente della Cooperativa Dedalus di Napoli.
"Abbiamo piantato un piccolo seme, perché le competenze digitali sono fondamentali, per noi, per la nostra quotidianità e possono diventare un patrimonio anche per i ragazzi e le donne con background migratorio.
Il progetto R.I.D.E. è stato avviato un anno fa e ha vissuto varie tappe. Abbiamo attivato una rete, alcune collaborazioni già c’erano, altre sono nate e hanno dato frutti molto importanti.
Voglio ringraziare power2cloud che ci ha supportato in questo percorso e le realtà che abbiamo incontrato e che hanno sostenuto questa iniziativa”.
“La digitalizzazione è un’opportunità non solo per le piccole imprese”
“Il percorso era destinato alle donne straniere e alla digitalizzazione - ha spiegato Alessia Impagliazzo di power2Cloud - , ma se si è esclude la nazionalità, è vero che le donne in questo settore sono ancora poco rappresentate.
Ho voluto menzionare figure come Hedy Lamar, che molti forse ricorderanno più come attrice che come inventrice, o Karen Spärck Jones, ma anche quelle più attuali di Melissa Ferretti Peretti, CEO Google Italia, Anjali Sud, CEO Vimeo o di Yamini Rangan, CEO HubSpot, per dimostrare che ci siamo e si può.
Il programma, che ha sfiorato funzionalità, processi e strategie di strumenti come Shopify, Google Workspace, HubSpot, non era di certo finalizzato alla certificazione di eccellenze digitali.
Siamo consapevoli che gli argomenti sono vasti e vanno approfonditi, anche nel team di power2Cloud continuiamo a studiare ininterrottamente per conseguire nuove competenze e certificazioni, ma volevano creare un momento di condivisione e conoscenza, riflessioni e opportunità, una visione d’insieme, per spiegare processi e ruoli che girano intorno ad attività come quelle di un eCommerce.
La digitalizzazione e la vendita online possono e devono aiutare anche piccoli business locali, come quelli campani, e le donne - anche quelle straniere - che possono trovare nelle attività in rete, un lavoro gratificante per essere più autonome, sempre più preparate e consapevoli degli strumenti da utilizzare, in smart working o in ufficio, sfruttando la conoscenza nativa delle lingue - come arabo, inglese, francese - che è molto richiesta non solo dal mercato estero.
Ci sono stati momenti di difficoltà - ha poi concluso -, inutile negarlo.
Abbiamo fatto il possibile, ma lungo il percorso diverse donne hanno abbandonato il corso, perché avevano bambini troppo piccoli o realtà più complesse da gestire, quelle che sono rimaste e hanno continuato, oggi possono offrire una testimonianza significativa per quelle che verranno e che decideranno di provarci.
inStazione: la digitalizzazione di un progetto al femminile dedicato al turismo
“Siamo contente di aver contribuito alla riuscita del percorso R.I.D.E.. Ana per noi è una risorsa importantissima!”. A Chiara Gargiulo, co-founder inStazione, il compito di raccontare il progetto di conciergerie, tutto al femminile ,che ha ideato con la sua socia, Katia Cupo.
È stato un momento particolarmente significativo, perché dopo due mesi di tirocinio, Ana, che ha seguito i corsi, è stata assunta nel team di inStazione.
Da tanti anni nel mondo del turismo, Chiara e Katia grazie a inStazione oggi offrono servizi turistici in zone di grande afflusso, come quelle della Stazione di Napoli e Pompei. Questa realtà promette bene, ha intenzione di scalare velocemente con un progetto più ampio, non solo in Campania.
"Vendiamo tour privati, di gruppo, esperienze, trasferimenti e servizi di conciergerie in un punto fisico, ma ci siamo rese conto che dovevamo digitalizzarlo.
Grazie a power2cloud siamo riusciti ad adottare strumenti come Shopify, HuSpot e Google Workspace, che ci aiutano ad organizzare non solo la vendita online, ma anche i processi interni.
Continueremo questo percorso con il supporto di Ana. Anche noi abbiamo investito molto tempo e attenzione per affiancarla al meglio e spiegarle la vendita di servizi turistici, spesso su misura, quindi più complessi. Siamo molto soddisfatte!”.
Ana, dopo il tirocinio è stata assunta da inStazione
“Dopo gli studi universitari - spiega Ana - con il corso di formazione R.I.D.E. seguito con power2cloud, ho scoperto una realtà nuova, persino i temi che pensavo di conoscere, hanno richiesto nuovo studio.
Per inStazione seguo il caricamento di 'prodotti' turistici sul catalogo online, seguo la reportistica mensile, l’ottimizzazione del lavoro del team e dei processi, per contribuire a migliorare le conversioni, naturalmente il confronto con power2Cloud e i consulenti che ci affiancano per le attività di comunicazione è costante".
“È importante studiare, per un futuro migliore!”
“Se voglio migliorare il mio futuro devo prima studiare”, Ese ha raccontato la sua esperienza con entusiasmo e determinazione. “Nell’ultimo periodo ho preso la terza media e ho iniziato a studiare per il diploma, ma non ci sono ancora riuscita perché ho una bambina.
Quando mi hanno parlato del progetto R.I.D.E. ho pensato subito di seguirlo. Uso il cellulare, ma non ho una grande dimestichezza con il computer. Studiare all’inizio è stato proprio difficile, ma ci sono riuscita anche grazie all’aiuto di Ilena, Fatima e Valentina di Dedalus, che mi hanno accompagnata e seguita anche dopo i corsi R.I.D.E., e mi hanno aiutata a migliorare.
Ho studiato HubSpot e il digital marketing, ho capito meglio come funziona l’eCommerce. Pensavo di non riuscire, ma ce l’ho fatta. Grazie!”.
“Ho apprezzato il confronto con le aziende del territorio: abbiamo toccato con mano il percorso e i vantaggi della digitalizzazione”
“Vengo dall’Indonesia e abito in Italia, a Napoli, da tre anni. Mi dispiace molto non essere con voi - è comparsa sul maxi proiettore Yulianti con un videomessaggio per i presenti -, ma in questo periodo sono impegnata alla Scuola Montessori di Pozzuoli come maestra dell’alimentazione per i bambini.
Ho lavorato nel marketing per sei anni, pensavo di familiarizzare con gli argomenti prima di iniziare il programma, mi sbagliavo. Ho trovato contenuti utili, ma strumenti nuovi e completamente diversi da quelli che conoscevo. Anche se si tratta delle basi, ho acquisito nuove abilità!
Credevo che aprire un negozio online fosse più semplice. Pensavo che un account social, qualche informazione inserita per presentare i prodotti bastasse, e invece no, non si possono aspettare le vendite. Oggi so da dove iniziare: bisogna costruire un buon sito, puntare sulle ADS e lo storytelling, gestire e analizzare i dati.
Durante il corso abbiamo avuto l’opportunità di confrontarci con professionisti credibili come gli esperti di power2Cloud e D’Ordia, un’azienda campana che utilizza Shopify come piattaforma di vendita per le calzature. È in chiaro esempio di come il digital marketing e l’eCommerce possono aiutare un negozio fisico a proporsi online.
Quando D’Ordia ha inviato le scarpe per organizzare lo shooting per i suoi social, abbiamo unito la teoria alla pratica, ci siamo sentite molto coinvolte.
Il corso è stato ricco e vantaggioso. I contenuti più difficili da seguire quelli di SEO, SEM e Google Analytics, quindi ho passato più tempo a terminare i compiti”.
“Vorrei mettere in pratica le abilità acquisite per i laboratori Dedalus”
“Quando mi è stato proposto di partecipare a questo progetto - ha concluso Mariola, che è di origine polacca e lavora da 19 anni come mediatrice linguistico culturale - avevo diverse perplessità, perché sono di quella generazione che è nata con carta e penna. Mi si è aperto un mondo!
Tutto quello che vediamo su internet, che consultiamo o di cui usufruiamo come utenti, mi sembrava complesso e talmente lontano che pensavo di non arrivarci mai, invece grazie al progetto R.I.D.E. molte cose ora sono più chiare.
Anche il fatto di lavorare con persone molto più giovani ha reso il confronto e questa esperienza bellissima. Ci siamo impegnati tanto e abbiamo studiato per mettere insieme tutte le informazioni acquisite.
Spero di mettere in pratica quello che ho appreso. Da qualche mese come Dedalus stiamo pensando di investire e creare un brand.
Abbiamo un laboratorio di sartoria che proponiamo quattro volte a settimana in cui creiamo oggetti e prodotti riciclando i teloni del cinema che ci vengono donati.
Vogliamo portare avanti questo progetto per trasformarlo in uno spazio che può ospitare e dare lavoro non solo alle donne”.