Le applicazioni a cui siamo iscritti e che utilizziamo ogni giorno in ufficio sono davvero tante. Si fa presto a perdere il conto, c'è Adobe, HubSpot, Zendesk, Atlassian, che ci affiancano nella nostra quotidianità lavorativa.
Ognuna ha credenziali differenti, password che appuntiamo da qualche parte e poi puntualmente dimentichiamo.
Spesso, infatti, per semplificare gli accessi finiamo per utilizzare la stessa password mettendo a rischio la sicurezza delle nostre informazioni.
Oggi vogliamo parlarti del Single Sign-On (SSO), un processo di autenticazione semplice e sicuro che consente, grazie al SAML (Security Assertion Markup Language), di accedere a più applicazioni utilizzando solo le credenziali Gmail. Google diventa così il provider di identità (IdP) per tutte quelle che utilizzi.
Se sei amministratore della Console G Suite puoi attivarlo per gli accessi effettuati dai colleghi, con la possibilità di gestire e controllare in maniera centralizzata l’accesso a migliaia di App aggiuntive.
Il sistema certifica in precedenza le credenziali dell’utente e non chiede di reinserirle nuovamente. Per alcune applicazioni è necessario registrarsi preventivamente con il proprio dominio e poi accedere con le credenziali Google, per altre funziona direttamente.
Nella Console di Amministrazione basta andare in Applicazioni, cliccare su App SAML, quindi su Abilita il Single Sign-On per un'applicazione SAML. Potrai consultare un elenco di App aggiuntive e scegliere quelle che utilizzi.
In ognuna troverai dei parametri necessari per sincronizzare le App aggiuntive con l'account G Suite: Dettagli del fornitore dei servizi, ID entità e URL di avvio.
Ti ricordiamo che grazie al Provisioning utenti potrai condividerli in automatico, una volta creati, per tutti i dipendenti della tua azienda.
Per rendere più sicuri i tuoi dati aziendali ti ricordiamo di utilizzare:
Hai attivato il Single Sign-On dalla console di G Suite?