Prima di parlare di social selling, influencer marketing e Marketplace su cui investire, ecco 5 consigli per ottimizzare creazione e gestione del tuo sito e-commerce, sì, vale anche se stai pensando ad un replatform.
La vendita a portata di click e da qualsiasi dispositivo naturalmente accelera scelte che le aziende devono prendere continuamente per trasformare processi e attività online e offline, perché lo richiede il mercato e anche la concorrenza.
Come tenere il passo? Gli aspetti da considerare sono tanti, per questo vogliamo concentrarci sui processi utili ai tuoi clienti e quindi al tuo business, non solo sulla tecnologia da adottare.
È importante ricordare che il sito e-Commerce da solo non può rispondere a tutte le esigenze aziendali, soprattutto se si tratta di una soluzione customizzata che devi aggiornare nel tempo, costringendo l’azienda a uno sviluppo dispendioso, continuo e lento, se questo è possibile.
Le soluzioni Open SaaS, le integrazioni native o con API sono la risposta a un immobilismo che rischia di rallentare i tuoi obiettivi, perché hai bisogno di risposte flessibili e tempestive per concentrarsi sul business, non sulla tecnologia.
A questo proposito di recente sul nostro blog abbiamo già parlato di composable eCommerce, non è un argomento hype, ma un nuovo modo di pensare la tua infrastruttura di vendita.
Pensa a un sito e-commerce come un puzzle che devi e puoi integrare con molte altre funzionalità verticali. Chiedere a un e-Commerce di fare tutto e bene è pressoché impossibile, soprattutto quando si parla di CRM, logistica, fatturazione.
Lavorare con soluzioni verticali nel loro mercato, perfettamente integrate alla tua piattaforma di vendita, ti libera dalla scelta di mettere in discussione tutti i processi e le funzionalità se la piattaforma su cui le hai sviluppate ex novo è desueta e deve essere cambiata.
Non ripartire da zero.
Una domanda che si fanno spesso imprenditori, manager e IT è: quanto costa aprire un e-commerce?
Tutti cercano risposte definitive e trasparenti, inizieremo a sviscerarle tra poco, ma è importante considerare che ha un costo anche non aprire un sito e-commerce o pensare a un replatform, non trovi?
Non scegliere è già una scelta.
Un sito e-commerce non prevede solo i costi esterni, ma anche quelli interni, che richiedono l’effort del tuo team per esempio, non vanno tralasciati in fase di analisi.
Perchè se è vero che un sito e-commerce
è anche vero che mette in gioco nuove dinamiche. Vediamone alcune:
Quando si parla di costo totale di proprietà (Total Cost of Ownership) per un sito e-commerce ci si riferisce a tutte le spese connesse all'acquisto per l'intera durata di utilizzo, ne fanno parte i costi a breve e a lungo termine, più quelli nascosti o sottovalutati.
Il TCO andrebbe analizzato a 3-5 anni. Naturalmente non è l’unico elemento, ma può agevolare il processo di valutazione considerare i costi ricorrenti, i tempi di sviluppo, la gestione interna, la semplicità d’uso e le integrazioni future.
I costi iniziali includono audit, costruzione dell’architettura e dettagli relativi al design, fino allo sviluppo del sito web. Anche la formazione dei team aziendali è importante per gestire il back end e tutte le funzionalità.
Ci sono quelli delle integrazioni con soluzioni già in uso come il CRM (Customer Relationship Management) o l’ERP (Enterprise Resource Planning), quindi l’installazione di applicazioni esterne che possono aggiungere funzionalità specifiche e avere metodi di pagamento differenti.
Questo è solo il primo passo per creare una presenza online professionale che attiri clienti e generi vendite. Passiamo quindi ai costi ricorrenti.
L’abbonamento relativo alle licenze software di piattaforme Open SaaS ha risvolti positivi più di quelle on premise. Solleva infatti la tua azienda dalla manutenzione del sito, dagli aggiornamenti e garantisce che tutto funzioni correttamente. Ovviamente alcuni software liberano funzionalità aggiuntive solo in caso di upgrade.
Il sito e-commerce da solo non basta, promuovere prodotti e servizi grazie a social, SEO, ed email marketing è un altro passaggio importante perché migliora la visibilità, le conversioni e la brand awareness, infatti è un’attività sistematica che non va trascurata. Ecco perché i costi di marketing e pubblicità sono un altro elemento essenziale del TCO.
Veniamo quindi alle commissioni di transazione. Controlla se la piattaforma e-commerce che stai valutando le prevede, perché a ogni transazione dovrai condividere i ricavi della tua attività. Se poi aggiungi gateway di pagamento esterni, come Stripe o PayPal, si aggiungeranno i costi.
Ecco nella nostra lista immaginaria aggiungere anche i costi di manutenzione e supporto che possono essere messi a disposizione in varie modalità, per esempio a pagamento o su diversi canali.
Mentre tra i costi imprevisti possono rientrare consulenze, acquisti di contratti o assunzioni mirate.
Il giusto partner può aiutarti a navigare investimenti, scelte e opportunità. Gestendo e ottimizzando con attenzione tutte le tue spese, puoi creare una vetrina online sostenibile, che offra valore ai tuoi clienti e ti aiuti a crescere.
Abbiamo parlato del costo totale di proprietà, veniamo agli aspetti da non tralasciare per un sito e-Commerce customer centric.
Spesso ci si focalizza sugli strumenti tecnologici o su processi macchinosi e si perde di vista la semplicità d’uso e di gestione, per agenti e utenti.
Ecco che cosa non devi tralasciare: